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Valorizzare al meglio i dati con una visione sinergica | Qualitas

Scritto da Sergio Gasparin | Oct 12, 2022 10:00:00 AM

SPECIALE SOLUZIONI PER LA FABBRICA – S&I DI SETTEMBRE 2022

Il mercato mette a disposizione delle aziende tecnologie sempre più performanti.
La sfida per le imprese è scegliere quelle più adatte alle diverse esigenze.
E integrarle al meglio perché dialoghino tra loro offrendo tutte le informazioni utili

di Monica Giambersio

 

La valorizzazione dei dati è sempre di più un elemento strategico per le imprese. In questo contesto le tecnologie per la produzione diventano cruciali nei processi di innovazione digitale per due motivi: consentono alle imprese di avere una visione globale e sinergica dei processi produttivi; forniscono informazioni indispensabili per prendere decisioni basate su riscontri oggettivi e misurabili, anche in ottica previsionale. Nello specifico, i classici sistemi gestionali, come l’Enterprise Resource Planning (ERP), hanno progressivamente esteso il loro ambito di analisi anche alla fabbrica, mentre il Product Llifecycle Management (PLM) e il Manufacturing Execution System (MES) hanno potenziato la capacità di offrire la visibilità rispettivamente al ciclo di vita del prodotto e a tutti i dati di fabbrica.

In questo contesto per le Piccole e medie imprese (PMI) riuscire a individuare le tecnologie più adatte non è semplice. Per esempio, secondo i numeri di un sondaggio pubblicato su Statista – sito tedesco che rende disponibili dati statistici raccolti da istituzioni che si occupano di ricerca di mercato – nel 2020 il tasso di soddisfazione nei confronti dei vendor espresso dalle aziende che hanno acquistato un ERP superava di poco il 45%.


Come orientarsi dunque in questo contesto?
Quali specificità considerare nel momento in cui si introduce una determinata tecnologia?
E soprattutto come integrare i sistemi PLM e MES con quelli eventualmente già presenti in azienda?

 

Le soluzioni devono evolvere insieme con l’azienda

Quando si sceglie una tecnologia per la fabbrica è fondamentale implementare soluzioni il più possibile ‘standard’, ovvero non eccessivamente customizzate e capaci di evolvere nel tempo insieme con le esigenze produttive delle imprese. Lo sottolinea Sergio Gasparin, Amministratore Delegato di Qualitas, azienda specializzata nella fornitura di sistemi MES per la gestione, pianificazione e controllo della produzione aziendale. “La scelta migliore da fare è optare per sistemi con un alto grado di parametrizzazione, che offrano cioè la possibilità – in maniera semplice e diretta – di essere modificati e riadattati alle nuove esigenze dell’azienda autonomamente, senza l’intervento di tecnici sviluppatori”, è il parere di Gasparin. A suo giudizio è poi importante avere la possibilità di aggiornare continuamente i software: “I sistemi informativi sono in continua evoluzione, pertanto bisogna evitare il rischio di rimanere indietro con soluzioni che non consentano un’efficace elaborazione dei dati”. Su quest’ultimo punto, in particolare, le imprese devono diventare più consapevoli: “Un sistema MES rende oggettivi e misurabili i risultati ottenuti in fabbrica. Bisogna saper sfruttare queste preziose informazioni in modo mirato per incrementare la propria competitività”, puntualizza l’AD di Qualitas.

Un altro tema centrale in ambito Smart Factory è l’integrazione tra le varie tecnologie: “Questo aspetto, su cui rimarranno sempre delle criticità, è cruciale in un mondo che va sempre più verso l’Internet of Things (IoT) e richiede sistemi efficienti nello scambio dei dati”. Per risolvere il problema, fino a qualche anno fa, si ricorreva alle cosiddette tabelle di frontiera. Semplificando molto, il processo funziona così: “Il MES lavora su un database che mette a disposizione delle tabelle di interscambio dei dati. Il sistema scrive, quindi, dati all’interno di quell’ambiente e un altro sistema, ovvero l’ERP, li preleva. Ciò avviene in maniera bidirezionale”, chiarisce Gasparin. Tuttavia si sta andando verso sistemi più evoluti come i web services, software progettati per supportare l’interoperabilità tra diversi elaboratori su una medesima Rete o in un contesto distribuito.

A questi si aggiungono poi i sistemi di messaggistica brocker, che consentono alle applicazioni di comunicare tra loro direttamente, anche se scritte in linguaggi differenti o implementate su piattaforme differenti. Tutte queste tecnologie giocano un ruolo importante anche nell’integrazione in ambito cloud. Infine, per quanto riguarda nello specifico l’esperienza di Qualitas, per esigenze di distribuzione del prodotto, l’integrazione è fatta tramite dei connettori, soluzioni che consentono lo scambio di informazioni tra il MES e l’ERP. “Abbiamo molti partner, ognuno con un suo sistema gestionale, che magari realizzano il loro specifico connettore. Di conseguenza se da un altro cliente abbiamo lo stesso ERP, sappiamo dove indirizzare le aziende. Questo facilita molto le cose”, sottolinea  Gasparin.