INDUSTRIA 4.0: il segreto del successo è nell’integrazione delle macchine
Intervista ad Alessio Rodighiero e Massimo Scattolaro del dipartimento “Integrazione dati con il campo” di Qualitas Informatica SpA, ideatori dell’innovativa tecnologia FDI per l’integrazione alle macchine tramite protocollo standard
Qual è la principale parola chiave dell’Industria 4.0? Sicuramente la più importante è Integrazione.
L’industria 4.0 infatti ha come principio cardine l’integrazione tra macchine, persone e materiali. Ma come si realizza questa comunicazione trasversale e multidirezionale all’interno dell’azienda?
Per approfondire questo tema abbiamo intervistato due esperti in materia di integrazione con il campo: l’Ing. Alessio Rodighiero, Field Engineer Manager e l’Ing. Massimo Scattolaro, Consulente specializzato in integrazione con il campo, entrambi di Qualitas Informatica SpA.
Ing. Scattolaro, l’Industria 4.0 prevede per le aziende l’utilizzo di sistemi software per la gestione della produzione, tra questi il principale è il sistema MES, può spiegarci innanzitutto che cos’è?
“Il sistema MES è un ottimo software per la gestione e analisi della produzione. Il MES, acronimo di Manufacturing Execution System, permette di gestire le attività produttive in maniera digitalizzata e di conoscere in tempo reale le performance (es. OEE, scarti, fermi macchina etc.). In Qualitas Informatica sviluppiamo e implementiamo il Mes Net@Pro, uno tra i più conosciuti e utilizzati d’Italia, che si caratterizza per essere web e quindi ottimizzato per l’utilizzo da qualunque device (smartphone, tablet, pc), per un’interfaccia intuitiva e per l’estrema semplicità di configurazione.
Ing. Rodighiero quanto è importante in ottica Industria 4.0 l’integrazione delle macchine ad un sistema di controllo e gestione della produzione (Sistema MES)?
“Per poter essere più reattivi alle esigenze del mercato e quindi poter sfidare la concorrenza è importante gestire la produzione della propria azienda in maniera integrata. L’integrazione con le macchine sta diventando sempre più una necessità perchè nel tempo è aumentata la consapevolezza che una parte importante delle informazioni di produzione è presente nel reparto produttivo, e nella fattispecie nelle macchine.
Si aggiunga il fatto che il dato rilevato direttamente da un impianto è molto preciso.
In pratica l’integrazione con le macchine garantirà sempre più una gestione efficace dei reparti produttivi.”
Dall’esigenza di integrazione è nata una nuovissima e potente tecnologia denominata FDI. Cosa significa? Come funziona?
Ing. Scattolaro: “L’FDI, che è l’acronimo di Field Data Integrator, è un server di integrazione dei dati provenienti dal campo. Con integrazione si intende che il server oltre a leggere i dati da vari dispositivi e a renderli disponibili al server (ad esempio al server di Net@Pro o di altri attori attraverso le moderne tecnologie di comunicazione), permette di inserire delle logiche ad eventi. Praticamente il server FDI permette di costruire un vero layer intelligente tra le macchine e i dispositivi di campo verso il resto del mondo.”
Tramite l’FDI è possibile integrarsi a qualunque macchina/dispositivo?
“Si, l’FDI riesce a recuperare e comandare diverse tipologie di macchine e strumenti attraverso delle APP che implementano il protocollo di comunicazione specifico con il dispositivo e inviano e ricevono dati attraverso un semplice protocollo TCP/IP all’FDI. Inoltre l’FDI riesce a collegarsi anche a tutte quelle macchine e dispositivi che implementano direttamente il protocollo TCP/IP.
Se la macchina possiede un protocollo di comunicazione, è possibile realizzare la soluzione idonea che permetta l’interfacciamento con questa.
Per garantire questo il sistema è stato studiato a più livelli, il primo di questi ha il compito di tradurre il linguaggio della macchina nel linguaggio dell’FDI.
L’FDI è stato pensato per dare la possibilità anche a chi costruisce macchine di poter realizzare il driver per comunicare e, grazie all’integrazione con un sistema MES rendere le macchine 4.0.”
Quali sono i vantaggi della tecnologia FDI?
Ing. Rodighiero “Con questa tecnologia si ha il vantaggio di slegare le diverse tipologie di protocolli di comunicazione verso macchine e dispositivi differenti portando tutto al linguaggio standard delle TAG. Dove ogni TAG è il vero e unico contenitore atomico delle possibili informazioni derivanti dal campo.
- Possiamo immaginare il sistema composto dai seguenti livelli:
- Livello di integrazione con le macchine
- Livello di creazione di una “base di dati” real time
- Livello di logiche basate sui dati real time (intelligenza)
- Invio e gestione del dato da parte di sistemi complessi come un ad esempio un sistema MES
Nell’Industria 4.0 si parla molto di Internet of Things (IoT), l’FDI è stato sviluppato in quest’ottica?
“Sì il server FDI è stato studiato per connettersi anche a dispositivi IoT e/o inviare dati al server di raccolta dati IoT. Per questo e per l’integrazione con il campo l’FDI risponde alle caratteristiche dell’industria 4.0.”
Ovviamente per realizzare una tecnologia come l’FDI che rivoluziona il concetto di integrazione c’è stato un importante lavoro di sviluppo e testing, siete soddisfatti del risultato?
“Certamente, è stato veramente entusiasmante assistere a tutte le fasi dello sviluppo e veder crescere e realizzare tutte quelle parti dell’FDI che all’inizio erano solo delle idee.
Fondamentale per la realizzazione dell’FDI è stato il grosso lavoro di squadra tra tutti i livelli aziendali.”
L’FDI (Field Data Integrator) di Qualitas Informatica rappresenta l’innovazione tecnologica made in Italy per quanto riguarda l’integrazione alle macchine e offre alle aziende che vogliono realizzare l’Industria 4.0 uno strumento sicuro, semplice e soprattutto standard per eseguire con successo l’integrazione tra le macchine ed il software MES di controllo e gestione della produzione.
FDI (Field Data Integrator) è una tecnologia di proprietà esclusiva di Qualitas Informatica SpA,
per maggiori informazioni contattare: sales@qualitas.it oppure 0445 641844