Qualitas nello speciale dedicato a sistemi ERP e MES della rivista Sistemi&Impresa

Manufacturing Execution System, il gestionale arriva in produzione

Ottimizza i processi, genera servizi innovativi e produce nuovo business. Le PMI italiane scoprono il MES, grande controllore e protagonista di industria 4.0. Parla la lingua di uomini e macchine e fa dialogare uffici e plant produttivi.

La rivista Sistemi&Impresa dedica lo speciale di Aprile al Sistema MES “Potremmo chiamarlo la dea Kali della Produzione. Le mani del Manufacturing Execution System (MES) sono tante quante le cose che sa fare. Mentre raccoglie dati e analizza le performance a uso e consumo del management e, sempre più, di tutti gli altri attori della fabbrica, lo stesso software spiega a uomini e macchine cosa e come devono fare; intanto lancia alert, gestisce la manutenzione e traccia tutto ciò che succede, partendo dall’ordine, seguendo gli avanzamenti e arrivando fino in magazzino. Sono solo una parte degli impegni che affollano l’agenda quotidiana del MES, un tempo appannaggio delle grandi imprese, oggi decisivo nelle PMI alle prese con la nuova rivoluzione industriale, dove tutto è interconnesso, il controllo deve essere costante e ogni risposta il più possibile in tempo reale.”

Le informazioni circolano e aumenta l’efficienza

Sergio Gasparin è Presidente e Responsabile R&D di Qualitas Informatica, che dal 1986 sviluppa il sistema per il miglioramento dei processi produttivi oggi chiamato MES NET@Pro: “Con la spinta di Industria 4.0, il MES è diventato più popolare ed è cambiato notevolmente”, conferma. “È sempre più un sistema per far circolare le informazioni, che per aspetti economici e culturali va a sostituire completamente la carta, esce sempre più dall’ambito produttivo per scambiare informazioni con gli uffici e ormai esce anche dalle mure aziendali, tanto che noi abbiamo scelto di farlo funzionare tutto sul web. In futuro credo che diventerà ancora di più uno strumento di comunicazione in ambito produttivo, ma con le stesse logiche e modalità dei social, alle quali tutti ormai sono abituati. Inoltre, più che interconnettere gli oggetti, il problema sarà gestire l’enorme quantità di dati che questi generano e riuscire a distinguere le vere informazioni da quelle inutili”.  Leggi tutto>>

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