Un MES per il controllo di fabbrica secondo i principi del MESA MODEL

Oggi i software per il controllo di fabbrica sono conosciuti in modo “ristretto” come singola raccolta del dato e collegamento delle macchine, ma è davvero così? In questa intervista Sergio Gasparin ci ha spiegato il suo punto di vista.

“I sogni possono avere un impatto sul business?” Iniziava così un’intervista all’Ing. Sergio Gasparin datata 2019, dove raccontava il suo modo concreto di fare azienda, che passa inevitabilmente attraverso le idee e i sogni degli uomini e delle donne che sono il cuore di Qualitas Informatica. Oggi il concetto suona ancor più vivo di allora. “C’è chi i sogni li fa ad occhi aperti e chi invece li trasforma in obiettivi aziendali”

Il punto di vista di Gasparin ha ottenuto successo – soprattutto nelle aziende di produzione su commessa – e ha conosciuto una rapida evoluzione, grazie ad un’industria illuminata che ha capito quali sono le possibilità applicative dei software per il controllo e monitoraggio della produzione industriale.

 

Software MES per il controllo di fabbrica

 

Infatti, benché il controllo di produzione oggi sia conosciuto in modo “ristretto” come singola raccolta del dato – e collegamento della macchina, a rigore secondo la definizione dello standard ANSI/ISA 95 il MESA InternationalMESA International functional Model” lo definisce come:

“Un MES è un sistema, cioè un insieme coordinato di hardware e software, che implementa le attività della gestione delle operazioni manifatturiere secondo lo standard ANSI/ISA-95.

Software per il controllo di produzione: il functional model del MESA International

A guardarlo più da vicino lo standard ANSI/ISA 95 prevede la suddivisione della gestione delle operazioni manifatturiere in quattro categorie:

  1. Gestione delle operazioni di produzione
  2. Gestione delle operazioni di manutenzione
  3. Gestione delle operazioni di inventario
  4. Gestione delle operazioni di qualità

 


Fonte: MESA International

 

I risultati di Gasparin e della sua equipe – un misto di rigore e serendipità – hanno consentito di sviluppare a partire dal 2014 la costruzione su larga scala di un software preconfigurato, full web e aggiornabile destinato ad una grande diffusione. Nel 2020, l’anno successivo all’ingresso nel gruppo Impresoft, il MES NET@PRO annuncia la piena disponibilità su piattaforma cloud – grazie alla collaborazione con 4WardPro è presente anche sul market place di Microsoft Azure.

Il successo di Qualitas Informatica è confermato dal numero di clienti acquisiti e la consolidata collaborazione degli oltre 50 partners sono destinati a durare a lungo. Ancora una volta, con la cooperazione interna al gruppo Formula Impresoft, nasce il nuovo modulo NET@PRO EPM che permette in modo snello di monitorare l’andamento dei costi di produzione rilevati direttamente sul campo.

Il modulo NET@PRO EPM è importante perché consente di distinguere tra i costi ipotizzati e i costi reali e ad averne a portata di mano la varianza. L’analisi degli scostamenti permette in modo semplice e veloce di vedere non solo qual è il processo più efficiente ma soprattutto dove si annidano le “sacche di inefficienza”. L’astrazione dal contesto produttivo permette di oggettivizzare e rilevare quelle relazioni fra i dati che, nella frenesia di fabbrica, uno sguardo coinvolto nell’operatività, anche se riesce ad intuire, spesso non riesce a cogliere nella sua interezza. In questo senso un software MES completo – che avvolge le diverse funzioni aziendali – contiene già un notevole arricchimento.

Questa visione globale che integra tutte le diverse funzioni aziendali, permette alla produzione di uscire allo scoperto, di uscire dal buio dei confini chiusi tra quattro mura in cui la fabbrica è spesso relegata. Questa è la vera forza dell’automazione industriale, del mondo di Industria 4.0, del IoT e della smart factory.

 

Con i dati correlati dei processi in mano, gli imprenditori illuminati possano vedere più chiaramente “dentro” le loro strategie industriali e diradare le “tenebre” dell’incertezza, soprattutto in questo periodo pandemico.

Volendo citare un esempio preso da un settore non industriale, possiamo scomodare l’on. Renzo Piano che in un recente articolo afferma: “La luce è parente stretta dell’apertura, dell’accessibilità, della trasparenza. Ho sempre considerato la luce un elemento costruttivo, forse la materia più essenziale per costruire”.

Quindi, per ritornare in un ambito industriale, rendere trasparente il passato per meglio capire, e di conseguenza costruire, il futuro. Perché è a questo che serve vedere più chiaramente “dentro” le strategie industriali.

Gasparin infatti lo ribadisce “la visione e la capacità industriale non si ferma nel passato, per quanto rassicurante possa sembrare. Gli sforzi e le idee devono tendere al futuro perché è l’unico posto dove possiamo andare. Perché senza le idee, le aziende rischiano di essere punite dalla competizione globale.”

Se è vero che l’innovazione tecnologica è oggi una soluzione per competere, cercare nuovi schemi produttivi funzionali – come testimoniano le diverse collaborazioni tra le università e le imprese – escogitare usi nuovi, ripensare in modo differente la produzione, sono condizioni “sine qua non” per vincere la sfida di medio / lungo periodo.

Il software MES NET@PRO aiuta ad evidenziare “le cause nascoste, che sottendono ai processi di fabbrica mettendo in luce le inefficienze con la chiara consapevolezza di quali sono i processi da migliorare”. Sicuramente un’esperienza che tutti i direttori di produzione che “guardano avanti” dovrebbero cogliere.

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